Che cos’è?
In medicina si definisce dermatite atopica l’allergia nei confronti di sostanze ambientali che possono venire a contatto con l’organismo per via percutanea, inalatoria od orale. Queste sostanze, chiamate aeroallergeni, sono rappresentate dai pollini, dagli acari della polvere e delle derrate alimentari o da prodotti del loro metabolismo, dalle muffe e dalle cellule epiteliali di origine animale o umana. La predisposizione per questa malattia, che si sviluppa nella maggior parte dei casi fra i 6 mesi e i 3 anni di età, è ereditaria.
Quali sono i sintomi?
Gli animali che soffrono di dermatite atopica presentano un prurito di varia intensità, che può essere circoscritto a zone specifiche oppure diffuso a tutto il corpo ed è generalmente associato ad eritema (arrossamento) della cute. Le sedi solitamente coinvolte sono le orecchie, il muso, le zampe e le regioni ventrali del corpo, come ascelle, addome ed inguine. Il cane manifesta il prurito leccandosi, mordicchiandosi, grattandosi o strofinandosi contro varie superfici. La conseguenza di questi traumi continui è l’incremento dell’eritema, la perdita di pelo, la formazione di erosioni escoriazioni, l’iperpigmentazione della cute e, qualora siano coinvolte le orecchie, l’insorgenza di otite. La dermatite atopica può cominciare come un problema stagionale e diventare con il tempo un problema presente tutto l’anno.
Come si diagnostica?
La diagnosi è essenzialmente clinica e si basa sul riscontro di segni clinici e dati anamnestici compatibili e sulla esclusione, mediante un preciso protocollo diagnostico, delle altre malattie causa di prurito. Una volta raggiunta la diagnosi, gli allergeni coinvolti nella reazione allergica possono essere individuati tramite test allergologici ed essere utilizzati per la terapia di iposensibilizzazione.